Abbiamo il privilegio di possedere i terroir più antichi che conserviamo contro l’erosione poiché comprendiamo che questa è una parte importante del nostro patrimonio agricolo collettivo.
La commistione di diversi fattori come l’equidistanza dal mare e dalle Alpi, la variabile esposizione al sole combinata con l’elevazione delle colline e la Bora, una fresca e sana brezza caratteristica di questo territorio, rendono questa regione unica e decisamente adatta alla produzione di grandi vini.
Siamo sempre alla ricerca dell’eccellenza e fermamente conviti che il vino si faccia in vigna.
Il nostro approccio mira ad avere il pieno controllo sull’intera produzione per mantenere l’elevata purezza e qualità dei nostri vini.
La nostra esperienza nella vinificazione e nella coltivazione risale a molti decenni fa ma miglioriamo sempre i nostri metodi e innoviamo le antiche tecniche tipiche di questa regione.
Molte sono le testimonianze date nella storia di questa regione, non solo nei paesi limitrofi come l’Italia ma in tutta Europa. La regione era nota per le sue caratteristiche nella coltivazione della frutta e in particolare del vino che serviva prodotti di alta qualità a città come Vienna, Praga, Budapest, Londra e Parigi.
Le viti dei vigneti abbandonati sono state piantate tra 20 e 50 anni fa raggiungendo in profondità gli strati minerali del terreno.
Con le sue lunghe radici la vite è in grado di ottenere più acqua durante i periodi di siccità e può raggiungere i minerali nutritivi nelle profondità del terreno di collina.
Questo ci mostra che le viti sono geneticamente molto forti, piene di vita e che il nostro terroir dispone di una grande diversità ed autencità.
Quelle vecchie piante che non avevano ricevuto alcuna attenzione e cura per così tanti anni, ma continuavano a produrre dell’uva selvatica di ottimo sapore, sono state salvate e rimesse in produzione con la cura e l’attenzione che meritavano.
Iniziamo con dei drenaggi per strabilizzare i terrazzi ed evitare eventuali frane, ricostruiamo e rinnoviamo i terrapieni a schiena d’asino per far risorgere la vite e dare alla pianta più stabilità e spazio per crescere.
Dopo un intero anno di crescita iniziamo lentamente a tagliare la vite con il nostro metodo tradizionale.
Il secondo anno la pianta inizia a produrre l’uva e possiamo raccogliere per la prima volta.
Tra i tre e i cinque anni dopo, possiamo aprire e degustare una bottiglia di vino ottenuto da uve che non erano coltivate da decenni.
È un onore e privilegio per noi condividere questa esperienza con gli amanti dell’ottimo vino.
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